Il servizio è dedicato a famiglie e bambini dai 2 agli 11 anni
con autismo o disturbi del neurosviluppo.
Disturbi del Neurosviluppo
I disturbi del neurosviluppo si manifestano nelle prime fasi dello sviluppo e sono caratterizzati da deficit del funzionamento personale, sociale e scolastico.
Possono riguardare un solo ambito (ad esempio il linguaggio o gli apprendimenti) oppure essere compresenti, rendendo il quadro più complesso in termini diagnostici e terapeutici. I professionisti di TICE possiedono una preparazione specifica sui singoli disturbi e una formazione in Analisi Applicata del Comportamento. Questo permette di offrire un intervento evidence-based ed individualizzato per ciascun bambino.
Dopo una valutazione iniziale i bambini vengono seguiti con programmi individualizzati da psicologi, pedagogisti, logopedisti e neuropsicomotricisti, utilizzando metodologie derivate
dall’ABA (scienza del comportamento applicata).
L’intervento è supervisionato
da BCBA qualificati interni allo staff.
Ogni percorso è caratterizzato da una costante attenzione
per gli aspetti emotivi e relazionali
di ogni individuo e della sua famiglia.
Per questo motivo vengono proposti dei percorsi di parent support e parent traning per fornire alla famiglia non solo delle strategie, ma anche un percorso di consapevolezza e crescita personale.
Il servizio è sviluppato in ambienti che mimano il contesto di vita naturale dei bambini (scuola/asilo).
I percorsi psico-educativi vengono effettuati con rapporti adulto-bambino
che variano a seconda del livello di sviluppo e delle acquisizioni di ogni studente
(1:1, 1:2, 1:3).
Inclusione sociale come valore primario
Lo sviluppo del programma di intervento è guidato dal valore di promozione dell’inclusione sociale del bambino in tutti i suoi aspetti, a partire dalla scuola.
Per questo motivo, la nostra équipe opera in stretto contatto con insegnanti ed educatori per garantire generalizzazione ai contenuti che vengono insegnati al bambino.
Spesso, in accordo con docenti e famiglia, andiamo in classe a raccontare il disturbo del bambino, rispondendo alle domande dei compagni e offrendo strategie funzionali per aumentare il coinvolgimento del bambino.
Inoltre, cerchiamo di supportare le famiglie (nonni, nonne, nonne, zii, zie, fratelli e sorelle) per renderli consapevoli e farli divenire una comunità di supporto al trattamento.