Un passo avanti per la qualità della vita: l’efficacia del protocollo RIRD nel trattamento delle stereotipie motorie
Autrici: Rosmary Di Dio (Università di Parma) e Iris Pelizzoni (Centro Tice)
Il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) può comportare la presenza di stereotipie motorie, ovvero ripetizioni di movimenti fisici senza uno scopo apparente, che possono limitare l’interazione e l’apprendimento. Per affrontare questa sfida, le autrici hanno recentemente studiato un protocollo promettente: il Response Interruption and Redirection (RIRD), applicandolo a un caso di studio di un bambino con ASD e sviluppo verbale emergente.
Gli Obiettivi dello Studio
Lo studio ha cercato di rispondere a tre domande chiave:
- Riduzione delle stereotipie motorie: il protocollo RIRD può davvero ridurre la frequenza dei comportamenti motori ripetitivi?
- Impatto sui tempi di esecuzione scolastica: una diminuzione delle stereotipie potrebbe migliorare l’attenzione e velocizzare il completamento delle attività scolastiche?
- Effetti sull’apprendimento e sul gioco indipendente: la riduzione delle stereotipie può favorire una maggiore indipendenza nel gioco e nell’apprendimento?
I Risultati: Successi e Limiti
L’analisi dei dati ha mostrato che il RIRD è stato efficace nella diminuzione delle stereotipie motorie nel bambino. Tuttavia, non è emerso un effetto significativo né sui tempi di esecuzione delle attività scolastiche né sul gioco indipendente. Questo suggerisce che, sebbene il RIRD possa aiutare a ridurre i comportamenti ripetitivi, i suoi benefici non si estendono automaticamente all’apprendimento scolastico o all’indipendenza nel gioco.
Implicazioni e Contributi Futuri
Questo studio fornisce un importante contributo alla comprensione e alla gestione delle stereotipie nei bambini con ASD, evidenziando che l’approccio RIRD può essere efficace per alcune aree, ma potrebbe necessitare di interventi integrati per ottenere un impatto completo sullo sviluppo educativo e sociale. La ricerca invita quindi a continuare a esplorare nuovi protocolli per aiutare i bambini con ASD a crescere in un ambiente più inclusivo e favorevole alle loro specifiche esigenze.
Conclusioni
La ricerca di Rosmary Di Dio e Iris Pelizzoni rappresenta un altro passo avanti verso un’educazione inclusiva, con tecniche mirate alla gestione delle stereotipie nei bambini con ASD. Grazie a studi come questo, si potrà migliorare la qualità della vita di tanti bambini e delle loro famiglie, promuovendo un apprendimento e una crescita più liberi e sereni.
Un piccolo approfondimento "aboso"
The Response Interruption and Redirection è una tecnica comportamentale già utilizzata per il trattamento delle stereotipie vocali, basata sull’interruzione del comportamento stereotipato e sull’immediata reindirizzazione del bambino verso un’altra attività. Questo studio si è focalizzato per la prima volta sull’applicazione del RIRD alle stereotipie motorie e ha esplorato i suoi effetti in diversi contesti scolastici.
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