Sono Martina Di Giuseppe.
Mi sono laureata presso l’università degli studi di Parma. Ho iniziato la mia esperienza lavorativa interessandomi in modo particolare ai disturbi dello spettro autistico. Sono iscritta al corso di formazione professionale Homework Assistant BES dell’università di Parma per approfondire aspetti dell’analisi del comportamento applicata, e ogni anno frequento corsi di aggiornamento per acquisire nuove conoscenze e abilità.
If you have any questions you can write to martina.digiuseppe@centrotice.it
È sufficiente la terapia o è necessario lavorare anche a casa?
La terapia diretta, ovvero effettuata in ambulatorio/studio dal logopedista con il paziente, è opportuno venga sempre accompagnata da un lavoro svolto a casa.
Svolgere esercizi e attività anche a casa aumenta infatti l’intensività del trattamento, fattore molto importante nell’apprendimento, in quanto aumenta il numero di opportunità per imparare e raggiungere un obiettivo.
Lavorare a casa utilizzando strategie condivise con il logopedista favorisce inoltre una maggiore generalizzazione: la generalizzazione è indispensabile affinchè le abilità apprese nella seduta vengano piano piano utilizzate dal paziente in modo spontaneo e frequente nella quotidianità.
Materiali, strategie, modalità di lavoro, obiettivi e feedback sono condivisi dal logopedista affinchè esercizi e attività da svolgere risultino il più possibile semplici ed efficaci.
Come stimolare il linguaggio dei bambini a casa?
L’attività che si può fare a casa, inizia già da neonati. Perchè fin da neonati è importante stimolare il linguaggio dei bambini in tutti i contesti di vita.
Quello che possiamo fare per aiutare i bambini a sviluppare competenze linguistiche sia in comprensione che in produzione, cioè sia quando ascoltano che quando parlano, è creare tante opportunità di apprendimento. Come farlo?
Innanzitutto, facendo vivere ai bambini esperienze stimolanti e diverse, che possano ampliare la loro conoscenza del mondo e quindi il loro vocabolario.
Ogni occasione in cui stiamo con il bambino può diventare un allenamento linguistico: mentre giochiamo, mentre leggiamo un libro, mentre svolgiamo le nostre attività quotidiane.
Per farlo, possiamo seguire semplici accorgimenti:
- usare il linguaggio parallelo, cioè parlare ad alta voce di cioè che succede al bambino, descrivere ciò che fa e che fate, vedete o sentite;
- utilizzare un linguaggio chiaro, lento e semplice, senza avere paura però di inserire parole nuove, che pensate il bambino non conosca;
- riformulare e ampliare quello che il bambino dice, aggiungendo aggettivi, avverbi, brevi frasi;
- fare domande, aiutando il bambino proponendo delle scelte
Attenzione! È bene ricordare infine che è molto importante lasciar parlare i bambini, senza sostituirci a loro in nessuna occasione e lasciando il tempo necessario per formulare e produrre quello che hanno in mente!