2x1=2... 2x2=4...ma 7x8??
Durante il secondo anno della scuola primaria, arriva il momento, con o senza Dad, delle tabelline e tutte le case raccontano pomeriggi (e serate) in cui tutta la famiglia è coinvolta nell’imparare le tabelline.
Sui diari:
“Ripassare la tabellina del 3”
“Studia bene la tabellina del 5”
“Interrogazione sulle tabelline del 2, del 3 e del 4”
“Studiare molto bene la tabellina del 9” – no, il 9 no!
Come possiamo affrontare lo studio delle tabelline in modo efficace, ma soprattutto divertente? Ne parliamo con la Dr. ssa Iris Pelizzoni che ci racconta come l’uso delle flashcards può fare davvero al caso nostro.
Alcuni suggerimenti pratici e operativi.
Prima di iniziare a parlare delle flashcards, ricordiamoci che le tabelline sono una vera e propria associazione tra l’operazione (2×3) e il suo risultato (6). Questo è importante perchè possiamo pensare alle tabelline anche come una sorta di filastrocca: 2×1=2; 2×2=4; 2×3=6 … studiandole e memorizzandole in fila, ma questo renderà molto meno efficace lo studio della singola tabellina e quando dovremo ricordare cosa fa 6×7, dovremmo ricordarci la filastrocca (6×1=6, 6×2=12…6×6=36, 6×7=42…giusto!).
Appare ovvio che questo metodo di memorizzazione, ai fini di un apprendimento efficace ed efficiente presenta qualche limite ed è per questo motivo che parliamo delle flashcards.
Le flashcards
Le flashcards sono la rappresentazione, cartacea o elettronica di un set di informazioni.
In genere, ognuna di questa carte da una parte contiene la rappresentazione dell’informazione e dall’altra la sua descrizione.
Risultano essere uno strumento molto utile per imparare delle associazioni, come ad esempio i tempi verbali, i complementi indiretti, le traduzioni di parole in lingua straniera e, ovviamente, le tabelline.
Vediamo insieme come si costruiscono, ricordando che più sono personalizzate e fatte da chi le deve studiare meglio è!
Fase 1: prepare i cartoncini
Se vogliamo preparare le flashcards in formato cartaceo, ciò che ci serve è del cartoncino e un pennarello a punta fine. Qualsiasi colore va benissimo, l’importante è che non sia troppo chiaro.
In un foglio A4 di cartoncino possiamo ritagliare tranquillamente 15/18 flashcards. Non è fondamentale essere super precisi, l’importante è creare dei cartoncini maneggevoli: non troppo grossi da essere ingombranti, non troppo piccoli da non leggere ciò che c’è scritto sopra.
Può essere molto utile fare un buco nell’angolo in alto a sinistra di ciascun cartoncino e con uno spago legare le flashcards in modo da non perderle.
Fase 2: scrivere fronte/retro
Per scrivere le informazioni sulle flashcards è importante usare un pennarello punta fine o una penna che non trapassi: le informazioni scritte dietro non si devono leggere.
Inoltre, suggerisco sempre di usare la scrittura in stampato, scrivendo le informazioni in modo chiaro. Si possono usare anche immagini, soprattutto per quanto riguarda lo studio delle lingue.
Ciò che però è più importante è decidere cosa scrivere, ricordando che le flashcards si basano su un associazione:
- fronte: complemento oggetto
- retro: chi? che cosa?
- fronte: passato remoto
- retro: io amai
- fronte: libro
- retro: book
- fronte: 2×3
- retro: 6
Questi sono solo alcuni esempi. Ciò che li accomuna, oltre all’associazione esistente tra fronte e retro, è l’utilizzo di linguaggio chiaro e semplice.
Fase 3: usarle per studiare e ripassare
Una volta create, le flashcards possono essere usate come delle carte anche in modo autonomo dagli studenti della scuola primaria per la loro semplicità di utilizzo.
Leggo il fronte della flashcard, provo a rispondere, giro la flashcard e ottengo un immediato feedback sulla mia riposta.
Il fatto di poterle usare da solo, mi permette di ricevere una correzione immediata se la mia risposta è sbagliata, ma sopratutto, cosa più importante, se rispondo correttamente ottengo un immediato rinforzo positivo e questo contribuisce al mio apprendimento.
Una volta che ho imparato tutte le flashcards e che rispondo a tutte correttamente posso decidere di sfidare qualcuno in famiglia in una sorta di memory, oppure di inserire un timer e impararle a fluenza.
Vediamo cosa vuole dire.
Fase 4: flashcards a tempo
Il sistema di valutazione scolastica tradizionale si basa sulla percentuale di risposte corrette. Diversi psicologi che hanno studiato l’apprendimento, hanno sottolineato invece l’importanza della variabile tempo. Senza entrare troppo nel tecnico, Binder (1996) ha specificato che la vera padronanza di un’abilità, ovvero una performance fluente, è una performance accurata e veloce che si mantiene anche in assenza di pratica, che non subisce l’effetto di distrazioni o dell’aumento della durata e che si combina per far emergere repertori nuovi.
Le flashcards sono fantastiche da questo punto di vista, perchè permettono non solo di imparare le tabelline, ma anche di esercitarsi a tempo, contribuendo a acquisire caratteristiche di fluenza. Come si fa?
Quando il bambino sa rispondere correttamente a tutte le tabelline studiate, possiamo impostare un timer a 15” e contare quante tabelline riesce a dire in modo corretto in quell’intervallo di tempo. Fatto questo, l’obiettivo sarà dirne una in più, fino a quando non si riesce a rispondere in modo corretto a circa 15/18 tabelline in 15”.
Tuo figlio non riesce ad imparare le tabelline, e quando inserisci il tempo fa tanti errori? Scrivi alla Dr. ssa Iris Pelizzoni per comprendere come aiutarlo al meglio.
Flashcards digitali
Negli ultimi anni si sono diffusi diversi siti internet che permettono di creare set di flashcards e allenarsi direttamente tramite il sito o l’applicazione sul tablet o lo smartphone.
Forse il più famoso è Quizlet. Usarlo è facilissimo, potete creare i vostri set di flashcards e monitorare l’apprendimento e gli esercizi fatti.
Come regalo per aver letto tutto l’articolo, ho creato per voi un set di tabelline su Quizlet che potete usare cliccando su questo link !!!
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Iris Pelizzoni
Psicologa, Dottore di Ricerca in Psicologia
Por una consulta escrita: Iris Pelizzoni