CONCLUSO
Dottorato: Valentina Tirelli
Obiettivo di ricerca
Il lavoro di ricerca, realizzato nel contesto di un percorso di dottorato in alto apprendistato, presenta i risultati di una serie di sperimentazioni applicative che indagano gli effetti di metodologie psico-educative evidence based nella promozione del successo e del benessere scolastico in adolescenti con bisogni educativi speciali. Le sperimentazioni hanno voluto indagare in modo più specifico alcune variabili relative a età, tipologia di BES e utilizzo di tecnologie.
Cosa dice la letteratura
Numerosi sono gli studenti della scuola secondaria di secondo grado che vengono rimandati in alcune materie o che trascorrono l’intero anno scolastico lottando per recuperare votazioni insufficienti (Mac Neil, Prater & Busch, 2009). Uno dei problemi che gli insegnanti riscontrano molto spesso negli alunni è quello della difficoltà di studiare in modo incisivo, motivante e nel modo meno dispendioso possibile (Cornoldi, 2015).
La letteratura analizza in modo crescente le variabili implicate nel percorso scolastico di uno studente, prendendo in considerazione:
- Il rischio di dispersione scolastica: la ricerca mostra come un clima relazionale positivo sia in grado di migliorare la partecipazione degli studenti e le loro prestazioni/apprendimenti (Wang, Selman, Dishion, & Stormshak, 2010; Zullig, Huebner, & Patton, 2011);
- Difficoltà di apprendimento: Le difficoltà di apprendimento e l’insuccesso scatenano nei ragazzi il rifiuto, la resistenza alla scuola, il disimpegno, la percezione di inadeguatezza fin dai primi gradi scolari (Dalton, Gennie & Ingels, 2009);
- La gestione dei compiti a casa: La letteratura (Keith & Paige, 1985) definisce che i migliori benefici che gli studenti possono trarre dai compiti sono quelli: a) valutati o commentati, b) contengono commenti positivi, c) sono seguiti da conseguenze immediate, d) valutati con un orientamento all’impegno e non alla performance;
- L’utilizzo di strategie e strumenti: La letteratura mostra che l’utilizzo di social media nel contesto scolastico viene percepito come rilevante ma non ancora sufficientemente implementato sul versante della innovazione didattica (Fabbri & Ferrari, 2017) e che i risultati didattici positivi si ottengono con progetti educativi che utilizzino un ventaglio differenziato di strumenti tecnologici, scegliendo di volta in volta quelli più adeguati ai contenuti didattici e agli obiettivi che si vogliono raggiungere (Nardi, 2015).
- Metodo di studio: Moè e De Beni (1995; 2000; 2002), sottolineano che la differenza tra studenti di successo e non, si basa su aspetti del comportamento di studio definibili a più livelli: cognitivo, meta-cognitivo e motivazionale, e ciò impatta anche rispetto alle strategie di pianificazione e automonitoraggio utilizzate (Miller & Kelley, 1994).
Bibliografia
Cornoldi, C., De Beni, R., & Gruppo MT (2015). Imparare a studiare. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio. Trento: Erickson.
Dalton, B., Gennie, E., Ingels, S.J. (2009). Late High School Dropouts: Characteristics, Experiences, and Changes Across Cohorts (NCES 2009-307). National Center for Education Statistics, Institute of Education Sciences, U.S. Department of Education. Washington, DC.
Fabbri, M., & Ferrari, L. (2017). I social network a scuola. Indagine esplorativa all’interno di tre scuole secondarie di primo grado della regione Emilia-Romagna. Annali online della Didattica e della Formazione Docente, 9(13), 164-194.
Keith, T. Z., & Page, E. B. (1985). Homework works at school: National evidence for policy changes. School Psychology Review, 14, 35 1-359.
MacNeil, A. J., Prater, D. L., & Busch, S. (2009). The effects of school culture and climate on student achievement. International Journal of Leadership in Education, 12(1), 73-84.
Miller, D. L. & Kelley, M. L. (1994) The use of goal setting and contingency contracting for improving children’s homework performance. Journal of Applied Behavior Analysis, 27, 73-84.
Moè A., & De Beni R. (1995). Metodo di studio: Dalle strategie ai programmi metacognitivi. In O. Albanese, P.-A. Doudin, D. Martin (a cura di), Metacognizione ed educazione. Milano: Franco Angeli.
Moè A., & De Beni R. (2002). Stile attributivo, atteggiamento strategico e motivazione ad apprendere. Psicologia Clinica dello Sviluppo, 6 (1), 7-37.
Moè, A., & De Beni, R. (2000). Strategie di autoregolazione e successo scolastico: Uno studio con ragazzi di scuola superiore e universitari. Psicologia dell’Educazione e della Formazione, 2, 31-44.
Nardi, A., 2015. Lettura digitale vs lettura tradizionale: implicazioni cognitive e stato della ricerca. Form@ re-Open Journal per la formazione in rete, 15(1), 7-29.
Wang, M. T., Selman, R. L., Dishion, T. J., & Stormshak, E. A. (2010). A tobit regression analysis of the covariation between middle school students’ perceived school climate and behavioral problems. Journal of Research on adolescence, 20(2), 274-286.
Zullig, K. J., Huebner, E. S., & Patton, J. M. (2011). Relationships among school climate domains and school satisfaction. Psychology in the Schools, 48(2), 133-145.