Francesca Cavallini, psicologa, dottore di ricerca, fondatrice di Tice e donna neurodivergente racconta in questo blog come la psicologia e le scienze sociali abbiano cambiato il modo di considerare le persone neurodivergenti e fornirà alcuni spunti importanti nella relazione con persone neurodiverse.
If you have any questions you can write to francesca.cavallini@centrotice.it
Ansia e Adhd, ancora una volta mi racconto
Anche in questo blog fingerò di essere semplicemente chi scrive quando in realtà sono anche il soggetto che descrivo.
L’ansia nelle donne adhd (parlo sia per esperienza personale sia come clinica), è un’ansia molto particolare ed è per questo che è fondamentale che le donne adhd si riconoscano e vengano riconosciute.
Ansie atipiche nelle donne Adhd
L’ansia, e in particolar modo il trattamento dell’ansia nelle donne adhd, ha delle specificità che devono essere riconosciute e consociate.
Le donne adhd hanno molte meno ansie tipiche:
- meno ansia sociale perché solitamente sono molto abituate a “fare brutte figure” e a “fallire”
- meno ansia economica perché, proprio perché sono adhd, raramente valutano i rischi
L’ansia di per sè è simile a quella di altre persone che in altre occasioni provano ansia, ma diversa nella sua manifestazioni.
Se per tante donne neurotipiche, l’ansia somiglia a una stretta violenta e costante allo stomaco, per le donne adhd l’ansia è più simile ad un toro impazzito con gli occhi bendati.
L’ansia nelle donne tipiche è piuttosto costante nel tempo. L’ansia delle donne adhd è, nel primo periodo, devastantemente intensa, irrazionale e catastrofica, per poi diventare tristezza e rabbia.
Insomma, spesso le donne adhd in ansia sono descritte come “pazze”, “infantili” e “eccessive”.
Quindi? Che si fa?
Le donne adhd che conoscono come funziona la loro ansia stanno meglio.
Ma non solo, stanno meglio se anche chi amano sa vedere le varie forme dell’ansia.
Francesca Cavallini, psicologa, dottore di ricerca, fondatrice di Tice e donna neurodivergente racconta in questo blog come la psicologia e le scienze sociali abbiano cambiato il modo di considerare le persone neurodivergenti e fornirà alcuni spunti importanti nella relazione con persone neurodiverse.
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