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Precision Teaching e difficoltà in matematica

Francesca Cavallini | Presidente Tice Piacenza

Sono Francesca Cavallini. Dopo la laurea, ho iniziato il dottorato con la supervisione del mio mentore, la Prof.ssa Perini e ho approfondito lo studio del precision teaching. In America, ho avuto la possibilità di conoscere il Prof. Carl Binder che mi ha guidata nello studio dei principi ABA e tornata in Italia ho fondato Tice, primo centro italiano ad usare Precision Teaching nei suoi programmi

Precision teaching e difficoltà matematiche

I bambini che ottengono buoni risultati in matematica a scuola tendono a possedere due serie distinte di abilità: 

  1. hanno buone competenze “di base”, ciò significa che sono in grado di utilizzare una serie di strategie per fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni, tendono a essere in grado di utilizzare sia strategie mentali sia metodi scritti.
    È importante notare che le competenze dei bambini che ottengono buoni risultati in matematica sono fluenti. Ciò significa che non solo sono in grado di arrivare alle risposte, ma anche di farlo rapidamente e apparentemente senza troppi sforzi.
  2. sono in grado di applicare le loro competenze matematiche di base (descritte sopra) per risolvere problemi matematici più complessi. Facciamo un esempio pratico per capire meglio.

Facciamo un esempio pratico

Quante scatole da 6 uova saranno necessarie per sfamare 12 persone se tutti hanno 2 uova a testa?

I bambini con buone capacità in quest’area sono in grado di ordinare nella loro mente quali informazioni li aiuteranno a risolvere il problema e che tipo di somma (o somme) dovranno fare per ottenere la risposta. Altri bambini, invece, possono avere difficoltà in una o in entrambe queste aree.

Spesso i bambini hanno buone competenze di base, ma trovano difficile la risoluzione dei problemi.

Altri bambini sono in grado di risolvere efficacemente i problemi, ma trovano molto difficile memorizzare i fatti aritmetici (come le tabelline), altri ancora sono in grado di ottenere la risposta corretta, ma impiegano molto tempo per farlo.

Quindi, i problemi con le abilità di base rendono gli altri aspetti della matematica difficili, stressanti ed estremamente dispendiosi in termini di tempo, e questo può far percepire la matematica come difficile e inutile.

Questo è uno degli esempi più concreti in cui il Precision Teaching può aiutarci.

Scegliere l'abilità su cui lavorare

Individuate un’area in cui le abilità del bambino iniziano a svilupparsi, ma in cui ha ancora bisogno di un po’ di lavoro per migliorare o affinare le sue capacità. Ad esempio, scegliete un’area in cui commette ancora qualche errore o un’abilità in cui necessita di un po’ di tempo per  riesce a trovare la risposta giusta, ma ci mette molto tempo. È importante scegliere con attenzione, perché se si sceglie qualcosa di totalmente nuovo o di troppo difficile, l’esercizio può diventare frustrante.

Quando si sceglie un’abilità su cui lavorare, ci si può concentrare solo su un’area (ad esempio, solo l’addizione o solo la sottrazione) o si possono mescolare i tipi di operazioni:

  • per alcuni bambini può essere sufficiente sommare numeri la cui risposta non è superiore a 5 (ad esempio, 3+1=?; 2+2=?).
  • per i bambini più grandi, l’obiettivo potrebbe essere quello di sommare/sottrarre numeri a due cifre (ad esempio, 19+22=?; 37-14=?).

Precision teaching: come funziona?

  • Fase 1: il materiale
    Preparate un foglio di lavoro, che può contenere da 20 a 50 somme (anche in questo caso dipende dalle abilità del bambino). Se l’obiettivo è migliorare l’addizione e la sottrazione entro il 5 il foglio di lavoro dovrebbe contenere circa 30 somme come queste:
    2+1   1+2   1+1   1+0  0+1  3+1  1+3  3+0  0+3  4+1  1+4  4+0  0+4  3+2  2+3  2+2  5+0  0+5
    Le somme dovrebbero presentarsi in modo casuale ed essere ripetute più volte sul foglio
  • Fase 2: quante volte a settimana
    Organizzatevi per svolgere 3 o 4 momenti di esercizio a settimana, per pochi minuti di attività ogni sessione.
  • Fase 3: durata
    Dopo esservi assicurati che il bambino conosca le risposte ad ogni somma presentata, impostate un timer ad 1 minuto e al termine registrate il numero di risposte corrette e gli errori commessi (ad es. 17 risposte giuste con 2 errori). Se il bambino commette molti errori, molto probabilmente si tratta di una scheda troppo complessa.
  • Fase 4: i grafici
    Registrate i punteggi su una tabella o un grafico, in modo che il bambino possa vedere i miglioramenti che sta facendo. La rappresentazione grafica dei punteggi è un’ottima strategia per rendere il bambino consapevole dei propri traguardi e renderci conto se il programma sta funzionando. 
  • Fase 5: quando cambiare scheda
    Quando la maggior parte delle somme sono corrette per due giorni di seguito, potete proporre una nuova scheda sulla stessa abilità oppure su una nuova leggermente più complicata.
    Gli obiettivi e i tempi descritti variano a seconda dell’età e delle capacità. Potete aumentare o ridurre il tempo a disposizione, dare più o meno somme, aumentare o ridurre il numero di risultati corretti. Non abbiate paura di giocare con le cifre. Precision teaching è pensato per essere una sfida e migliorare le abilità, ma se gli obiettivi fissati sono troppo difficili, l’esercizio diventa inutile.
  • Fase 6: monitoraggio.
    Potete verificare se una scheda è troppo facile o troppo difficile monitorando i punteggi per un breve periodo di tempo. Se non ci sono miglioramenti nei punteggi dopo 4 o 5 sessioni consecutive, questo vi suggerisce che le schede sono troppo difficili. 

Ti interessa approfondire?

Se sei alle prime esperienze con Precision Teching, questa breve guida potrebbe non essere sufficiente. Non ti preoccupare! L’equipe di Tice ha tradotto un testo che ti può essere utilissimo per muovere i primi passi nel mondo della didattica basata sulla fluenza.

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