Francesca Cavallini, psicologa, dottore di ricerca, fondatrice di Tice e mamma lesbica di due bambine, racconta da un punto di vista psicologico e scientifico l’omogenitorialità, aprendosi alla propria esperienza in modo consapevole e arricchente.
Se hai delle domande puoi scrivere a francesca.cavallini@centrotice.it
Perchè è importante parlare con le maestre?
Molte famiglie omogenitoriali sono ben inserite nelle scuole italiane.
Le maestre e i maestri sono accoglienti e disponibili: quindi spesso le mamme o i papà non creano occasioni formali per parlare dell’omogenitorialità.
Con questo blog voglio però suggerire a ogni mamma/papà come sia importantissimo creare occasioni formali (tramite gli insegnanti) di presentazione delle peculiarità delle famiglie omogenitoriali.
Vi starete chiedendo perché?
Perché molto spesso capita (alle mie figlie è capitato) che i compagni di classe facciano domande a cui il bambino da solo non sa rispondere.
Ricordo che durante i primi anni di Bice alle elementari un paio di compagni di classi continuavano a chiederle:”ma come fai a avere due mamme?” – “Come si possono fare figli se non c’è un papà?”
Tutto questo è giusto o sbagliato?
Come immaginate i bambini non erano per nulla cattivi o maleducati, erano semplicemente curiosi.
Bice a quell’età non era in grado di rispondere e quindi la curiosità dei bambini aumentava.
La frequenza di domande sull’omogenitorialità quando prosegue si trasforma in una sorta di “micro-aggressione” ovviamente non consapevole: i bambini non sono cattivi o aggressivi, ma la frequenza delle domande può diventare difficile da gestire.
Subire microagressioni per un lungo periodo di tempo mina la serenità del bambino a scuola.
Gli insegnanti possono intervenire dicendo di smetterla con le domanda. Ma questo non riduce la curiosità e può non essere efficace per farle smettere davvero.
I genitori possono suggerire una risposta al figlio/a.
Però entrambe queste strategie hanno molti punti deboli.
Come possiamo fare?
La soluzione che vi propongo è questa.
Chiedete agli insegnanti di poter parlare delle famiglie omogenitoriali, magari dando la vostra disponibilità per essere presenti e raccontate la vostra storia, lasciando spazio ai bambini per fare domande, raccogliere i loro dubbi, togliendo questa responsabilità ai piccoli.
Francesca Cavallini
Psicologa, Fondatrice di Tice, Docente presso l’Università degli Studi di Parma
Dopo la laurea in psicologia, grazie alla supervisione del suo mentore, la prof.ssa Silvia Perini, ha iniziato il dottorato di ricerca che l’ha portata a studiare e fare ricerca sul precision teaching. Durante il dottorato ha avuto la possibilità di viaggiare in America e conoscere il professor Carl Binder che l’ha guidata nello studio dei principi ABA nella gestione dell’impresa. Tornata in Italia ha fondato Tice e da allora si occupo di innovazione sociale e ricerca applicata coniugando così i suoi più grandi interessi: Università e persone.
Per una consulenza scrivi a: Francesca Cavallini