1) Impostiamo la sveglia!
Anche se la scuola non è ancora iniziata, può essere utile avvicinarsi gradualmente al suono della campanella, impostando la sveglia alle 8.30 – poi alle 8 – e infine alle 7.30.
La gradualità di questa routine permetterà ai bambini di abituarsi ad un cambio orario, in modo da arrivare a scuola non troppo addormentati!
2) Gli ultimi compiti delle vacanze: servono davvero?
3) Un po' di spazio alle emozioni
Le emozioni hanno un ruolo fondamentale per la nostra sopravvivenza: servono a guidarci, a individuare i pericoli e a difenderci. Le emozioni sono la nostra bussola interna: rivestono un ruolo fondamentale nei processi di decisione, giudizio e ragionamento. Ci danno informazioni sul nostro stato, sul livello del nostro benessere, permettono di gestire le decisioni cruciali, ci aiutano a capire le nostre necessità. E questo vale anche per i bambini!
Per questo motivo lasciare uno spazio emotivo, di accoglienza in cui parlare dell’inizio della scuola e di quello che ci fa provare può essere un bellissimo momento.
Ricordiamoci, inoltre, che il primo giorno di scuola è un momento atteso ed emozionante anche per genitori e insegnanti.
È quindi importante che i genitori e gli insegnanti sappiano decifrare che cosa provano perché saranno proprio loro, i genitori a casa e gli insegnanti in classe, a guidare i bambini nel comprendere i propri vissuti emotivi.
Con i bimbi più piccoli è importante descrivere la scuola e cosa li aspetterà, magari facendo visita alla nuova scuola oppure se possibile organizzando incontri con i nuovi compagni.
Con i bambini un po’ più grandi, che sanno già cosa significa affrontare un anno scolastico, è bene condividere i loro pensieri e le loro emozioni. Vediamo insieme qualche suggerimento.
Qualche suggerimento
- Scegliete un momento, magari prima di andare a letto o sul divano, in uno spazio sicuro e di coccola emotiva
- Chiedete al vostro bambino cosa prova se pensa all’inizio della scuola
- Ascoltate senza giudicare e senza farvi prendere dall’urgenza di voler risolvere lo stato d’animo di vostro figlio o vostra figlia: vi verrà istintivo farlo, notatelo!
- Potete raccontare cosa vi ricordate dei vostri primi giorni di scuola, le emozioni che avete provato: quanto è bello rendersi conto che ognuno può provare emozioni diverse, ma che ogni emozioni rende più ricco un ricordo!
- Impariamo a chiedere “come stai?” invece di “come è andata?”
Se pensate che vostrə figliə viva la ripresa della scuola con troppa rabbia, frustrazione, tristezza o ansia potete scrivere a iris.pelizzoni@centrotice.it e fisseremo un appuntamento per parlarne insieme.
Grazie per questa lettura,
Iris Pelizzoni
Iris Pelizzoni
Psicologa, Dottore di Ricerca in Psicologia
Per una consulenza scrivi a: Iris Pelizzoni