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Faccio da solo…anche a scuola!

Le abilità di motricità fine che il bambino apprende con lo sviluppo come la prensione a pinza pollice-indice, l’infilare perline o chiodini, il travasare utilizzando le due mani da un contenitore all’altro, sono tutti movimenti fondamentali per poter usare in modo adeguato le mani.

Tali abilità, unite alle competenze di attenzione, coordinazione oculo-motoria e pianificazione dei movimenti, permettono al bambino di imparare ad usare in modo autonomo gli strumenti scolastici che richiedono movimenti complessi.

Tali strumenti in ordine di difficoltà sono l’astuccio, le fobici, la colla, la gomma, il temperino e il righello.

Vediamo insieme le tappe evolutive

  • 24 mesi: il bambino impara ad aprire e chiudere un astuccio con cerniera lineare;
  • 48 mesi: il bambino impara ad aprire e chiudere un astuccio con cerniera angolare ed è  in grado di prendere e mettere i pennarelli, le forbici dentro ai fori elastici dell’astuccio;
  • 24 mesi: il bambino inizia a prendere le forbici in mano ma solo dai tre anni inizia a impugnarle correttamente;
  • 48 mesi: il bambino inizia a tagliare in modo funzionale.
  • 5 anni: il bambino inizia a usare in modo funzionale la colla, il temperino e la gomma;
  • 6 anni: con l’inizio della scuola elementare, il bambino inizia ad utilizzare anche il righello.

Per poter insegnare al bambino queste autonomie è necessario dividere in steps ogni attività e insegnarla in modo sequenziale e funzionale, rispettando le tappe evolutive di queste abilità.

Come si può insegnare un’autonomia?

Per favorire nel bambino questo importante esercizio, possiamo offrirgli le opportunità per costruire la propria autonomia, proponendogli occasioni di attività che rispondano al suo interesse e al grado del suo sviluppo motorio.

Per insegnare un’autonomia possiamo utilizzare in maniera molto semplice e funzionale i principi dell’analisi applicata del comportamento; in particolare, l’analisi del compito  (Task Analysis) che senza saperlo ogni genitore mette già in atto  quotidianamente.
La Task Analysis indica una procedura che consente di scomporre un’abilità (o competenza) nelle sotto-abilità più semplici che essa richiede per essere eseguita. Tale procedura prevede pertanto una gerarchia di abilità a cui corrisponde una sequenza di obiettivi di insegnamento-apprendimento.

Vediamo, in pratica, come scomporre un’autonomia in tanti piccoli steps. 

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Usare l’astuccio.
Tale attività richiede al bambino di:

  • Tenere con una mano l’astuccio;
  • Tirare con l’altra mano la zip;
  • Aprire e chiudere;
  • Una volta aperto l’astuccio, inserire lo strumento, aprendo la zip.
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Una volta aperto l’astuccio il bambino deve sapere usare le forbici.

Per arrivare ad usare le forbici ecco gli steps suggeriti: 

  • Prendere le forbici con il pollice e  indice in un foro del manico e medio nell’altro foro.
    Per i bambini che hanno difficoltà, potete iniziare con il manico delle forbici fuori dal banco, per poi spostarlo sul banco solo quando la coordinazione e occhio mano e la selettività  delle dita interessate sono consolidate.
  • Una volta che il bambino infila le dita correttamente nei fori, deve imparare ad alzare le forbici e orientare  il polso in modo corretto.
  • A questo punto potete insegnare al bambino ad aprire e chiudere tagliando un target concreto come una caramella o un pezzo di pongo tenuto dall’insegnante.
    Una volta che questo passaggio è stato acquisito, potete iniziare ad utilizzare le forbici su un foglio, tagliando prima in modo casuale e poi con un movimento direzionato e sequenziale seguendo una linea dritta, angolata e curva e in fine le figure. 

Inizialmente l’insegnante può tenere il foglio, orientandolo durante i movimenti del bambino, per poi successivamente farlo fare al bambino. Si suggerisce di iniziare tagliando un cartoncino, in quanto esso è più rigido e facile da gestire, per poi passare al foglio  di carta.

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Incollare con la colla

Quando usiamo la colla, una delle abilità richieste è la coordinazione bimanuale dello svitare e avvitare con adeguata forza e controllo.
Per farlo il bambino deve:

  • togliere il tappo
  • svitare fino a fare uscire la colla
  • fare movimenti lineari e circolari sul foglio
  • avvitare la colla
  • rimettere il tappo.
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Cancellare con la gomma

Una volta che il bambino disegna bene deve sapere anche cancellare. La gomma deve essere tenuta con presa tripode (pollice indice medio) con la mano dominante, l’altra mano deve tenere il foglio. 

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Fare la punta alla matita

Quando il bambino usa le matite deve sapere fare la punta alla matita. Il temperino richiede che il bambino:

  • tenga con una mano il temperino
  • inserisca la matita nel foro corretto con la mano dominante
  • ruoti la matita tenendo fermo il temperino. 

Potete iniziare con un solo giro di matita, per poi arrivare a girare per quanto necessario.

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Usare il righello

Una volta che la punta della matita è fatta, il bambino può imparare ad usare il righello. Per fare questo, deve tenere il righello al centro con una mano e fare forza per tenerlo fermo.
Per imparare a farlo, potete creare un piatto con il pongo e chiedere al bambino di schiacciare il righello sul piatto con solo una mano: in questo modo imparerà a fare la giusta pressione!

Poi potete chiedergli di seguire il contorno del righello con la matita. 

Come si insegna la sequenza?

L’insegnante può insegnare una sequenza di azioni tutta insieme oppure decidere di partire da chiedere un solo step alla volta e aiutare completamente il bambino negli altri passaggi.

Soltanto quando il bambino acquisisce quello steps in autonomia si passa a richiedere gli altri steps dell’azione.

Tale procedura può partire dallo steps iniziale (concatenamento anterogrado), e solo  quando questo è padroneggiata, si passa ad insegnare la seconda azione e così via,  “legando” il primo step al secondo e così via.

Oppure, si può partire dall’ultimo step (concatenamento retrogrado) e solo quando questa è padroneggiata, ovvero quando la persona sa “completare” l’attività, passa ad insegnare l’azione che logicamente la precede, “legando” l’ultima alla penultima.

Tutti questi steps nelle varie autonomie possono essere richiesti dal genitori in diversi modi:

  1. facendo le azioni con il bambino
  2. facendosi aiutare dal bambino
  3. istruendo il bambino con comandi verbali
  4. utilizzando una sequenza di immagini o video della routines.

L’aiuto che l’insegnante può dare quando è il turno di prova del bambino va dall’aiuto più intrusivo della guida fisica all’aiuto meno intrusivo della guida verbale.

Buon lavoro! 

Martina Semino

Martina Semino

Neuropsicomotricista 
Dopo la Laurea Magistrale in scienze e tecniche della attività motoria preventiva e adattata, ha conseguito il Master in Analisi del Comportamento Applicata (ABA) di primo livello e si è specializzata nella  comunicazione aumentativa alternativa con nuove tecnologie e nelle tecniche di massaggio infantile. A Tice si occupa di supervisionare e condurre i percorsi di Neuropsicomotricità.
 
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